La Campagna
AIPMA è nata con l’intento di dare voce ai pazienti della medicina antroposofica, sia per favorire lo scambio e la condivisione di esperienze che per rapportarsi con le istituzioni dello Stato. E’ difatti scelta e praticata da un sempre maggior numero di cittadini.Scopo e attività principali di AIPMA sono, secondo il suo stesso Statuto, “…la tutela di tutti i percorsi medici e farmacologici per la prevenzione e la cura delle malattie, ivi compresi trattamenti non farmacologici, come le terapie artistiche, l’euritmia terapeutica e le altre terapie fisiche che facciano riferimento alla concezione dell’uomo, visto nella globalità della sua natura fisica, psichica e spirituale, che si fonda sui contenuti e sui metodi della scienza dello spirito antroposofica di Rudolf Steiner”.
Per poter collaborare con un crescente numero di pazienti e per poter accogliere le loro esigenze, nonché le problematiche estremamente attuali a livello politico dei medicinali antroposofici in Italia, AIPMA, che lavora operativamente con il Consiglio Direttivo e il Comitato Scientifico, guarda con speranza ad un’attiva collaborazione con i medici, i produttori, i farmacisti, e tutti coloro che, a vario titolo, possono offrire il loro contributo in termini di diffusione e sostegno della sua attività.
L’intento è di ampliare e coltivare la percezione di AIPMA attraverso iniziative capaci di porre nella giusta luce il vitale bisogno che i pazienti hanno di questa medicina. Vi è una certa urgenza, visto che il 2015 è la prossima scadenza entro cui i farmaci antroposofici dovranno sottostare ad una regolamentazione ministeriale che comprometterà la vendita e la reperibilità di gran parte di essi1 in Italia. Senza ombra di dubbio, ora più che mai, il futuro dei medicinali e la salute delle persone e delle organizzazioni che sono coinvolte nella sfera della medicina antroposofica, non può che essere favorito dal dialogo sinergico tra le parti.
Dal canto suo AIPMA è pronta ad accogliere suggerimenti e proposte non solo da parte dei pazienti ma anche dei medici, dei produttori, dei farmacisti, dei terapeuti per sostenere e tutelare la libertà di scelta terapeutica che è fondamento dell’autocoscienza, dell’autodeterminazione e della dignità di ogni individuo.